Troia, Turchia
VEDUTA DEGLI SCAVI (XIII sec. a.C.)

La città di Troia sorgeva sulla stessa collina chiamata oggi dai turchi Hissarlik, che vuol dire “il luogo del castello”. La piana sottostante era solcata da due fiumi principali il Simoenta e lo Scamandro e da un affluente del secondo lo Xanto.
Sul posto la ricerca archeologica ha fatto emergere ben 9 strati di detriti, corrispondenti a 8 riedificazioni o riadattamenti. Secondo Sir Denys Page la città omerica corrisponde al VII strato, ovvero alla VI ristrutturazione. Il periodo di maggiore floridezza della polis a detta degli esperti fu il VI. Le mura della città omerica furono costruite da Poseidone in 3 anni. La guerra di Troia va collocata tra il 1334 e il 1127 a.C.; la tradizione la colloca nel 1183 a.C.
Parteciparono alla spedizione contro la città 100.000/135.000 soldati greci con 1.186 navi.
Priamo signore di Troia, aveva 62 figli, 50 maschi e 12 femmine.
Tenendosi stretti al racconto di Omero la guerra di Troia non fu un’impresa di colonizzazione, bensì una scorribanda a carattere vandalico. Stando all’archeologia la vera occupazione di Troia avvenne per mano dei Traci dopo i tragici eventi raccontati da Omero.